La dichiarazione fatta la mattina di giovedì 24 aprile dal direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, un giorno e mezzo dopo che le parole della donna avevano fatto il giro del mondo con grande clamore, è la seguente:
“Parecchie telefonate hanno avuto luogo, nell’ambito dei rapporti personali
pastorali del papa Francesco.
Non trattandosi assolutamente di attività
pubblica del papa non sono da attendersi informazioni o commenti da parte della
sala stampa.
Ciò che è stato diffuso a questo proposito, uscendo dall’ambito
proprio dei rapporti personali, e la sua amplificazione mediatica conseguente,
non ha quindi conferma di attendibilità ed è fonte di fraintendimenti e
confusione.
È perciò da evitare di trarre da questa vicenda conseguenze per
quanto riguarda l’insegnamento della Chiesa”.
Ma che cosa aveva detto Jakelin Lisbona, in un’intervista
all’emittente argentina Red Am910 di Buenos Ares?
Sposata civilmente con un divorziato, aveva detto di aver scritto lo scorso
settembre al papa una lettera in cui lamentava di aver trovato in parrocchia un
prete che le negava la comunione.
Papa Francesco le aveva telefonato nei giorni scorsi. E – stando al racconto
della donna – l’avrebbe incoraggiata ad avvicinarsi alla comunione “senza
problemi”. “Mi ha detto di andare a prendere la comunione in un’altra
parrocchia”.
“Ci sono dei preti più papisti del papa”, avrebbe commentato Francesco. Il
quale avrebbe assicurato alla donna che “si sta occupando dell’argomento”, con
riferimento al prossimo sinodo sulla famiglia, e avrebbe utilizzato allo scopo
anche la sua lettera.
Le parole di padre Lombardi non smentiscono niente del racconto di Jakelin
Lisbona. Semplicemente lo definiscono “fonte di fraintendimenti e
confusione”.
Perché in effetti, stando così le cose, è come se papa Francesco avesse già
messo in pratica la prima
delle due vie d’accesso alla comunione per i divorziati risposati caldeggiate
dal cardinale Walter Kasper nel concistoro dello scorso febbraio, ma ancora
tutte da discutere in un sinodo le cui conclusioni sono previste nel 2016.
(fonte: Settimo Cielo)
Sulla marcia di avvicinamento al sinodo sulla famiglia messa in moto da papa
Francesco si veda in Settimo Cielo:
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